a Giunta Regionale della Basilicata, con il suo assenso al progetto Geogastok, sacrifica, per l’ennesima volta, una corposa fetta di territorio in nome di un imprecisato sviluppo industriale e di una misera manciata di posti di lavoro.
E’ appena il caso di ricordare che il progetto in questione, ha una valenza meramente commerciale in quanto, la Società acquisterà gas a basso costo e lo rivenderà quando la richiesta sarà maggiore, ricavandone notevole profitto.
Chi ci perde in questa operazione è il territorio con i suoi abitanti che subiranno l’ennesimo scempio, in quanto il progetto, ad oggi, non solo non fornisce adeguate garanzie di sicurezza ma – giusto per citare solo alcune criticità irrisolte- è carente ancora del Piano della Qualità dell’aria (obbligatorio per legge) e che l’ARPAB non ha ancora redatto, ed in più non si è ancora proceduto alla bonifica di tutti i pozzi interessati allo stoccaggio.
Che la Giunta Regionale abbia dedicato la sua attenzione più al ristoro economico che alla salvaguardia della salute del territorio e dei suoi cittadini, manifesta scarso rispetto per le popolazioni e , al contempo, mancanza di progettualità proprie.
Comportamenti questi, entrambi figli di una logica che ha depredato e impoverito una regione che continua a spopolarsi al ritmo vertiginoso di mille unità all’anno !
Così come per le estrazioni petrolifere, che non hanno portato l’occupazione e il benessere promessi venti anni fa, riteniamo che anche questo progetto non rappresenti affatto un evento positivo per le nostre comunità ma, al contrario, costituisca addirittura un freno allo sviluppo sostenibile e all’utilizzo alternativo del territorio che noi invochiamo da sempre, ma che non ha mai ricevuto cittadinanza da chi “governa” questa regione.
Pertanto rimaniamo al fianco di quanti, movimenti, associazioni e liberi cittadini, continuano ad opporsi a questa logica predatoria che sacrifica vecchie e nuove generazioni sull’altare di un business che, al netto dei soliti “trenta denari” distribuiti ai comuni interessati di volta in volta, non porterà nessun beneficio duraturo.
E’ appena il caso di ricordare che il progetto in questione, ha una valenza meramente commerciale in quanto, la Società acquisterà gas a basso costo e lo rivenderà quando la richiesta sarà maggiore, ricavandone notevole profitto.
Chi ci perde in questa operazione è il territorio con i suoi abitanti che subiranno l’ennesimo scempio, in quanto il progetto, ad oggi, non solo non fornisce adeguate garanzie di sicurezza ma – giusto per citare solo alcune criticità irrisolte- è carente ancora del Piano della Qualità dell’aria (obbligatorio per legge) e che l’ARPAB non ha ancora redatto, ed in più non si è ancora proceduto alla bonifica di tutti i pozzi interessati allo stoccaggio.
Che la Giunta Regionale abbia dedicato la sua attenzione più al ristoro economico che alla salvaguardia della salute del territorio e dei suoi cittadini, manifesta scarso rispetto per le popolazioni e , al contempo, mancanza di progettualità proprie.
Comportamenti questi, entrambi figli di una logica che ha depredato e impoverito una regione che continua a spopolarsi al ritmo vertiginoso di mille unità all’anno !
Così come per le estrazioni petrolifere, che non hanno portato l’occupazione e il benessere promessi venti anni fa, riteniamo che anche questo progetto non rappresenti affatto un evento positivo per le nostre comunità ma, al contrario, costituisca addirittura un freno allo sviluppo sostenibile e all’utilizzo alternativo del territorio che noi invochiamo da sempre, ma che non ha mai ricevuto cittadinanza da chi “governa” questa regione.
Pertanto rimaniamo al fianco di quanti, movimenti, associazioni e liberi cittadini, continuano ad opporsi a questa logica predatoria che sacrifica vecchie e nuove generazioni sull’altare di un business che, al netto dei soliti “trenta denari” distribuiti ai comuni interessati di volta in volta, non porterà nessun beneficio duraturo.