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mercoledì 21 dicembre 2011

Landini: «Ministro Fornero intervenga sulla Fiat»

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Negli ultimi 15 anni in Italia «la precarietà è diventata una norma. Dal 1997 con la legge Treu, fino alla legge Biagi, siamo diventati il Paese europeo con la più vasta precarietà che esista». È quanto ha affermato Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, a Sky Tg24.
«Il problema- ha continuato- non quello di far licenziare meglio i lavoratori, ma è quello di creare il lavoro. Per farlo serve aprire discussione su politiche di investimenti pubblici e privati». Secondo Landini serve «estendere dei diritti a chi non ce l'ha, creare lavoro e creare tutele che siano garanzie, evitando che le imprese possano usare lavoratori precari perchè costano meno e perchè hanno meno diritti.
In questi giorni ho parlato con i lavoratori della Fiat, sono stato a Melfi, poi vado a Cassino. Ho parlato soprattutto con i lavoratori della Fiat che si trovano davanti ad una situazione mai vista. Stanno cancellando il loro contratto nazionale con il modello Pomigliano esteso ovunque. C'è un peggioramento delle loro condizioni e addirittura c'è una limitazione delle libertà sindacali perchè Fiat vorrebbe cancellare la Cgil dalle fabbriche».
Spiega il segretario Fiom: «Nelle assemblee con i lavoratori Fiat abbiamo parlato del Governo e del ministro Fornero, perchè i lavoratori Fiat chiedono che il governo intervenga sulla loro vicenda, serve che dica davvero che resta in Italia e che fa investimenti». «Chiediamo al governo e al ministro- continua Landini- di garantire la libertà sindacale con una legge che ci permetta di continuare a esistere.
Non possono essere le imprese a scegliere i sindacati, ma devono poter essere i lavoratori a scegliere il sindacato che ritengono più opportuno». Landini nega di aver incontrato il ministro Fornero: «Non ho il dono dell'ubiquità, ho fatto le assemblee con i lavoratori, non potevo fare due cose contemporaneamente. Comunque mi auguro che il Governo sia in grado di creare lavoro e ridurre la precarietà. L'articolo 18 è un falso problema, parliamo di una sanzione e non di una regola.
Il problema vero sarebbe cancellare l'articolo 8, fatto dal Governo Berlusconi, che prevede si possa derogare dall'articolo 18. Noi non siamo disponibili a manomettere l'articolo 18, ma siamo favorevoli a trovare una soluzione perchè chi è precario non lo sia e perchè ci sia l'estensione degli ammortizzatori sociali e delle tutele a forme di lavoro che non ce l'hanno. E si deve alzare la retribuzione a chi è precario».
Per il segretario Fiom, infatti, «uno dei problemi per cui oggi si lavora di più in forma precaria è perchè alle imprese costa meno un precario di un altro lavoratore. Se si vuole la flessibilità e non la precarietà, bisogna che il lavoro precario costi di più alle imprese, soprattutto che a parità di lavoro ci sia la stessa retribuzione e gli stessi diritti».
in data:21/12/2011

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