Il quadro attuale della Grecia continua ad essere
preoccupante. Se da una parte il Ministero della Sanità greco ha risarcito
i farmacisti degli arretrati che doveva finoal giugno scorso la tensione
non è placata. Tutt'altro. La tensione dei farmacisti greci è così alta
che oggi oltra ad essere in agitazione ma ora sembrano divisi fra di loro.
Tra loro c'è chi chiede la sospensione della protesta per permettere la ripresa della fornitura dei medicinali a credito agli assistiti dell'Ente nazionale per la Prestazione dei Servizi Sanitari (Eopyy). Altri invece non sono affatto disposti a fermarsi. Vogliono continuare fino a quando non avranno ricevuto tutti gli arretrati.
Il tasso di disoccupazione nel frattempo dal 22, 6 % è salito al 23, 6 %, un livello record dal 1998.
Ed è tempo di nuovi scioperi genrali: i due maggiori sindacati del paese ne hanno proclamato uno per il l 26 settembre e sempre contro i piani di risanamento dei conti pubblici portati avanti dal governo.
Questo è stato deciso il giorno prima di una riunione tra Ministri delle Finanze, l'Eurogruppo e l'Econfin di tutta l'Ue a 27 che
inizieranno domani a Cipro, in cui il caso Grecia potrebbe tornare alla ribalta.
La coalizione guidata da Samaras e che sostiene l'attuale esecutivo sta tentando di chiudere su un pacchetto di misure da 11,5 miliardi. Attraverso queste vorrebbe recuperare il terreno perso sui piani di risamento. Questi piani sono stati accettati anche dalla Grecia.
Ma non si tratta solo di dover chiudere la faccenda con i partiti di riferimento: il governo greco deve convincere della validità delle misure previste la troika degli ispettori di Commissione europea, Bce e Fmi.
Il clima è teso: proprio contro queste misure, il Gsee, in Grecia il più importante sindacato del settore privato e l'Adedy, sigla di riferimento nel settore pubblico, hanno indetto questo uno sciopero generale di 24 ore.
Tra loro c'è chi chiede la sospensione della protesta per permettere la ripresa della fornitura dei medicinali a credito agli assistiti dell'Ente nazionale per la Prestazione dei Servizi Sanitari (Eopyy). Altri invece non sono affatto disposti a fermarsi. Vogliono continuare fino a quando non avranno ricevuto tutti gli arretrati.
Il tasso di disoccupazione nel frattempo dal 22, 6 % è salito al 23, 6 %, un livello record dal 1998.
Ed è tempo di nuovi scioperi genrali: i due maggiori sindacati del paese ne hanno proclamato uno per il l 26 settembre e sempre contro i piani di risanamento dei conti pubblici portati avanti dal governo.
Questo è stato deciso il giorno prima di una riunione tra Ministri delle Finanze, l'Eurogruppo e l'Econfin di tutta l'Ue a 27 che
inizieranno domani a Cipro, in cui il caso Grecia potrebbe tornare alla ribalta.
La coalizione guidata da Samaras e che sostiene l'attuale esecutivo sta tentando di chiudere su un pacchetto di misure da 11,5 miliardi. Attraverso queste vorrebbe recuperare il terreno perso sui piani di risamento. Questi piani sono stati accettati anche dalla Grecia.
Ma non si tratta solo di dover chiudere la faccenda con i partiti di riferimento: il governo greco deve convincere della validità delle misure previste la troika degli ispettori di Commissione europea, Bce e Fmi.
Il clima è teso: proprio contro queste misure, il Gsee, in Grecia il più importante sindacato del settore privato e l'Adedy, sigla di riferimento nel settore pubblico, hanno indetto questo uno sciopero generale di 24 ore.
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