Bevilacqua:
"Attendiamo che il Ministero metta in campo tutto il suo peso"
MATERA“La situazione resta piuttosto
critica, ma la partita va ancora giocata: a settembre sapremo e capiremo quale
ruolo può avere il ministero, che finora si è limitato a prendere atto della
situazione. Il sindacato, per quanto lo riguarda, è disponibile a mettere in
campo tutta la disponibilità possibile, relativamente alla parte che gli
compete. Su una cosa, ovviamente, non saremo mai d’accordo: i 1.726 esuberi”.
Salvatore Bevilacqua, segretario generale della Feneal Uil di Puglia e di Bari
commenta così la prima fase di confronto che si è chiusa al Ministero dello
Sviluppo Economico sulla Vertenza Natuzzi. Adesso, la palla passa alle
segreterie nazionali, che dovranno concordare con l’azienda un calendario di
appuntamenti, in maniera che dopo la pausa estiva si possa affrontare la
questione entrando nel merito. “C’è una sola strada percorribile – spiega Bevilacqua
– ed è quella di reinvestire sugli insediamenti italiani, in particolare su
quelli pugliesi e della Basilicata. E’ chiaro che esiste un problema di costo
del lavoro che non riguarda solo il nostro Paese, ma è altrettanto chiaro che
questa può essere la base di partenza per rilanciare l’azienda in Italia, non
certo per dismetterla. Così come è chiaro che se portare il costo del lavoro
dagli attuali 92 centesimi al minuto ai 50 che servirebbero per essere
competitivi, significherebbe semplicemente salvare i 700 lavoratori che
vorrebbe l’azienda, non avremmo risolto nulla. Noi siamo disponibili a rivedere
qualcosa sul piano contrattuale così come la Natuzzi deve essere disponibile,
ad esempio, a garantire qualche incentivo a chi decidesse di farsi volontariamente
da parte”. Insomma, si può discutere di tutto, ma è inaccettabile pensare di
imporre a cuor leggere 1.726 esuberi.
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