Oggi oltre 60 tra studenti, disoccupati e
lavoratori del Comitato Utenti e Lavoratori per il trasporto pubblico locale
hanno occupato gli uffici amministrativi dell'UnicoCampania per protestare
contro l'ennesimo aumento del biglietto. L'occupazione è durata quale ora, e
abbiamo richiesto un incontro con la dirigente del consorzio Antonietta
Sannino. Incredibilmente non siamo riusciti ad ottenere neanche un colloquio,
poichè la dirigente aveva il cellulare non reperibile, e neanche gli stessi
colleghi sapevano dove fosse in quel momento. Per questo abbiamo autoconvocato
un incontro per venerdì 12 Aprile, dove ci presenteremo nuovamente agli uffici
dell'Unico Campania, per richiedere nuovamente la riduzione del prezzo del
biglietto. Di seguito il comunicato del Comitato:
Negli ultimi anni la condizione del trasporto pubblico a Napoli e provincia è andata lentamente ma irreversibilmente peggiorando: i tagli alle corse di treni ed autobus, le ondate di licenziamenti di dipendenti, macchinisti, personale delle pulizie che hanno visto decurtati (o non pagati affatto) i propri stipendi, il deterioramento di pullman e treni, delle strade, il mancato rispetto delle più elementari norme di sicurezza. Tutto questo è sotto gli occhi di tutti quelli che ogni giorno prendono i mezzi pubblici per andare al lavoro, a scuola, all’università e per spostarsi. Quello che dovrebbe essere un DIRITTO di tutti è diventato un privilegio, con una differenza sempre più netta tra le zone “bene” della città, in cui metro e pullman passano con regolarità svizzera e tutto il resto del napoletano, ovvero i quartieri proletari e la periferia, letteralmente tagliata fuori dal centro, i cui abitanti sono relegati nei propri quartieri dormitorio, con enormi difficoltà negli spostamenti per il lavoro, lo studio o anche solo lo svago.
Tutto questo non è casuale: con la crisi dilagante si acuisce una spietata guerra tra poveri, che mette gli uni contro gli altri: i lavoratori (non pagati e sfruttati, che per ottenere i propri diritti danno vita a giusti scioperi ed interruzioni di servizi), i cittadini già massacrati dalla disoccupazione, dagli aumenti delle imposte e dal taglio a qualunque diritto in passato parzialmente assicurato dallo Stato (istruzione, sanità, trasporti), gli immigrati, visti a torto come la causa di malfunzionamenti e problemi nei mezzi pubblici, gli studenti, per i quali l’istruzione è diventata un lusso ed una battaglia da combattere giorno dopo giorno, con mezzi pubblici che non assicurano di poter andare e tornare da scuola o dall’Università, e disoccupati: una schiera che si ingrossa ogni giorno, specie a Napoli.
Questo quadro è funzionale all’arricchimento e al mantenimento di privilegi di pochi, soliti noti, i quali traggono inevitabili vantaggi dal riversare le responsabilità della distruzione del trasporto pubblico sui lavoratori e sugli utenti, quasi come se i primi dovessero condividere le “disgrazie” dell’azienda (la quale però, con loro, non divide i propri profitti) e ai secondi venga delegata, mediante il pagamento del solo biglietto, la capacità di risolvere una serie di problemi strutturali del Consorzio Unico Campania, generati dalla cattiva gestione, dalla speculazione e dalla corruzione ormai endemici nella organizzazione dei trasporti in città.
Per combattere contro
questo ennesimo scempio, nasce il Comitato Utenti e Lavoratori per il Trasporto
Pubblico: siamo fermamente convinti che solo attraverso l’unione dei lavoratori
dei trasporti, degli studenti, dei disoccupati, di coloro i quali più di tutti
subiscono la crisi e i tagli alla mobilità, sia possibile riappropriarsi di
quello che è un DIRITTO sacrosanto di TUTTA la città ( e non solo dei quartieri
più abbienti!) e dei suoi abitanti: quello di lavorare ed essere adeguatamente
retribuiti, quello di potersi spostare GRATUITAMENTE con mezzi pubblici sicuri,
puntuali e frequenti. Venuti a conoscenza dell’assurda proposta da parte del
Consorzio Unico Campania di aumentare NUOVAMENTE il costo del biglietto,
chiediamo non solo l’immediata cancellazione di questa delibera ma anche di
assicurare il trasporto pubblico gratuito proprio a quella classe che più di
tutti sta pagando i costi della crisi e dei tagli: quella proletaria.
Rilanciamo la lotta e l’autorganizzazione reale, dal basso, senza partiti e ingerenze istituzionali, con riunioni aperte a tutti coloro i quali pensino che i diritti vanno riconquistati prima che sia troppo tardi!
Rilanciamo la lotta e l’autorganizzazione reale, dal basso, senza partiti e ingerenze istituzionali, con riunioni aperte a tutti coloro i quali pensino che i diritti vanno riconquistati prima che sia troppo tardi!
NO AL RINCARO DEL BIGLIETTO!
IL TRASPORTO PUBBLICO È UN DIRITTO E, COME
TALE, DEVE ESSERE GRATUITO E FRUIBILE DA TUTTI!
PER I DIRITTI DI TUTTI I LAVORATORI E PER
LA RIASSUNZIONE DI TUTTI I CASSAINTEGRATI E LICENZIATI DELLA MOBILITÀ!
PER LA GIUSTA E PUNTUALE RETRIBUZIONE DEI
LAVORATORI, MACCHINISTI, DIPENDENTI DELLE PULIZIE, AUTISTI CHE DA MESI LAVORANO
CON SALARI A SINGHIOZZO, DECURTATI O INESISTENTI!
UNITI SI VINCE!
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