Ignorate dalla Regione le decisioni del Consiglio Comunale di
Montescaglioso. Il sindaco Giuseppe Silvaggi si oppone alle trivellazioni nel
suo territorio. Il primo cittadino montese ha espresso parere contrario al
permesso di ricerca idrocarburi denominato “il Perito”, 91,39 kmq.
all’interno dei Comuni di Montescaglioso, Pomarico e Miglionico. Questo
permesso di ricerca è affidato alla società inglese con sede a Edimburgo, Delta
Energy Ltd, non iscritta ad Assomineraria e rappresentata legalmente in Italia
dallo studio commerciale Turco di Matera. Attualmente, come fase procedurale,
il permesso “Il Perito” è alla Via, Valutazione di impatto ambientale, da parte
dell’Ufficio Compatibilità Ambientale della Regione Basilicata. Il sindaco
Silvaggi, non solo è contrario allo sfruttamento minerario del suo territorio,
ma è «fortemente amareggiato per la mancata considerazione, da parte dei
funzionari regionali, delle decisioni maturate in seno al Consiglio Comunale
montese». La quale assise, nel mese di dicembre 2011, aveva già espresso parere
sfavorevole alla istanza di ricerca mineraria del territorio presentata dalla
società Delta Energy Ltd. Lo stesso sindaco informa che sta «attualmente
provvedendo alla convocazione di un nuovo Consiglio Comunale straordinario nel
quale discutere la situazione e i provvedimenti ritenuti più utili». Dove verrà
proposta, «per un’attenta e proficua valutazione nonché al fine di controllo
della situazione, la creazione di un apposito Comitato composto dal sindaco,
dall’assessore all’ambiente, dalle associazioni ambientaliste e da
rappresentanti del Consiglio comunale».
La Concessione “Il Perito” è un perfetto quadrilatero che si incunea nei territori dei quattro comuni materani. È qualche chilometro sotto la diga di San Giuliano, lambisce il Parco naturale archeologico delle chiese rupestri e si dipana tra i fiumi Basento e Bradano, in mezzo ai campi di grano dei pianori alti del Metapontino.
Secondo gli ambientalisti, con la concessione “Il Perito” si continua la «svendita del territorio lucano e il suo sfruttamento a vantaggio di una pratica economica che finora ha portato pochi spiccioli nelle casse della Regione e dei Comuni coinvolti, e col rischio di favorire l’inquinamento delle falde idriche e dei terreni». Opinione che sembra condivisa da Silvaggi, il quale ha dichiarato di voler organizzare un «ulteriore Comitato, chiamando a farne parte i sindaci di Miglionico e Pomarico, gli altri due Comuni coinvolti nell’attività esplorativa di ricerca degli idrocarburi liquidi e gassosi» e ha svelato di aver «interagito più volte con il presidente della Giunta regionale, Vito de Filippo, per risolvere la questione. Continuo a nutrire fiducia nel lavoro della giunta regionale di centro-sinistra – ha dichiarato Silvaggi –, ma lo stato di allerta prosegue e si garantisce massima attenzione dell’amministrazione verso tematiche della massima importanza quale è quella dell’ambiente e del territorio». [Enzo Palazzo - La Gazzetta del Mezzogiorno 3/8/2012]
La Concessione “Il Perito” è un perfetto quadrilatero che si incunea nei territori dei quattro comuni materani. È qualche chilometro sotto la diga di San Giuliano, lambisce il Parco naturale archeologico delle chiese rupestri e si dipana tra i fiumi Basento e Bradano, in mezzo ai campi di grano dei pianori alti del Metapontino.
Secondo gli ambientalisti, con la concessione “Il Perito” si continua la «svendita del territorio lucano e il suo sfruttamento a vantaggio di una pratica economica che finora ha portato pochi spiccioli nelle casse della Regione e dei Comuni coinvolti, e col rischio di favorire l’inquinamento delle falde idriche e dei terreni». Opinione che sembra condivisa da Silvaggi, il quale ha dichiarato di voler organizzare un «ulteriore Comitato, chiamando a farne parte i sindaci di Miglionico e Pomarico, gli altri due Comuni coinvolti nell’attività esplorativa di ricerca degli idrocarburi liquidi e gassosi» e ha svelato di aver «interagito più volte con il presidente della Giunta regionale, Vito de Filippo, per risolvere la questione. Continuo a nutrire fiducia nel lavoro della giunta regionale di centro-sinistra – ha dichiarato Silvaggi –, ma lo stato di allerta prosegue e si garantisce massima attenzione dell’amministrazione verso tematiche della massima importanza quale è quella dell’ambiente e del territorio». [Enzo Palazzo - La Gazzetta del Mezzogiorno 3/8/2012]
Sono tre le istanze della Deta Energy ltd
MONTESCAGLIOSO – E tre. La delta Energy nell’ultimo mese ha incamerato i permessi di ricerca “Il Perito”, la “Bicocca”, all’interno dell’area produttiva dell’aglianico del Vulture, e la “Capriola”. Quest’ultimo permesso di ricerca, che è alla fase iniziale “pre-cirm”, ha un’estensione di 188 kmq., riguarda i Comuni di Bernalda, Montalbano Jonico, Montescaglioso e Pisticci e ha al suo interno zone di valenza ambientale e paesaggistiche internazionali, come l’area murgiana, il lago di San Giuliano e la Riserva del Geosito di Montalbano. Al momento non risulta che i Comuni interessati si siano opposti, nonostante questo permesso di ricerca abbia anche un vizio di fondo: si sovrappone ad altri permessi di ricerca già assegnati ad altre società minerarie. e.p.
MONTESCAGLIOSO – E tre. La delta Energy nell’ultimo mese ha incamerato i permessi di ricerca “Il Perito”, la “Bicocca”, all’interno dell’area produttiva dell’aglianico del Vulture, e la “Capriola”. Quest’ultimo permesso di ricerca, che è alla fase iniziale “pre-cirm”, ha un’estensione di 188 kmq., riguarda i Comuni di Bernalda, Montalbano Jonico, Montescaglioso e Pisticci e ha al suo interno zone di valenza ambientale e paesaggistiche internazionali, come l’area murgiana, il lago di San Giuliano e la Riserva del Geosito di Montalbano. Al momento non risulta che i Comuni interessati si siano opposti, nonostante questo permesso di ricerca abbia anche un vizio di fondo: si sovrappone ad altri permessi di ricerca già assegnati ad altre società minerarie. e.p.
No dal Comune di Pisticci alla Delta Energy Ltd
In data 30 gennaio 2013 è pervenuta ai Comuni di Bernalda,
Montalbano Jonico, Montescaglioso, Pisticci e Pomarico, da parte della Società
inglese Delta Energy Ltd , la richiesta di attivazione della procedura di
verifica “screening” relativa all’istanza di permesso di ricerca idrocarburi
denominato “La Capriola” che interessa una superficie di 188,10 Kmq, presentata
presso il Ministero dello sviluppo Economico il 30 marzo 2012. Si tratta –
spiega una nota diffusa dall’Ufficio del sindaco di Pisticci – di trivellazioni
funzionali alla ricerca e coltivazioni di idrocarburi nei territori dei comuni
citati. La procedura prevede che eventuali osservazioni, istanze e pareri
devono pervenire entro 45 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso di procedura
di Verifica “Screening”, al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata.
Ricerche ed estrazioni petrolifere, che determineebbero a
regime, incidenze negative per l’ambiente e sicuramente in antitesi, con i
nuovi decreti e politiche della “green economy”, come, ad esempio, il decreto
legislativo 250/2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 gennaio,
entrato in vigore il 12 febbraio e che modifica il decreto legislativo
155/2010, sul recepimento della qualità dell’aria dell’ambiente. Dove, appunto,
gli obbiettivi principali della disciplina sono i materiali particolati minuti
(PM10 e PM 2,5), gli ossidi di azoto, gli Ipa (idrocarburi policiclici
aromatici), i Cov e i precursori dell’ozono.
Peraltro, è utile sottolineare che l’area interessata, ha
valenze ambientali, naturalistiche e paesaggistiche importanti con la presenza
di IBA (Important Bird Area), SIC e ZPS ed aree umide di interesse internazionale
(Riserva Naturale Lago San Giuliano), i Calanchi, il parco Regionale della
Murgia Materana, etc.
Il Comune di Pisticci, per queste ed altre motivazioni
tecniche, come già affermato per altre istanze, in tema di prevenzione e
sicurezza ambientale, qualità della vita e della salute umana, – conclude il
comunicato - si dice fermamente contrario all’ipotesi di ulteriori
indagini e trivellazioni sul territorio, nella convinzione che queste
comporterebbero sicure ricadute negative”.
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