Preceduti da una campagna mediatica che li indica come
terroristi (vedi gli articoli che le varie testate on line hanno ricavato dai
dispacci di alcune agenzie come l'Ansa) 350 lavoratori dell'Alcoa
manifesteranno stamattina a Roma. Sono sbarcati all'alba a Civitavecchia,
accolti da una delegazione di Cgil, Cisl e Uil. Circa un centinaio arriveranno
invece da Cagliari in aereo a Fiumicino. Previsti anche tre pullman delle
amministrazioni comunali e provinciali. La speranza è che il Governo si impegni
in modo più diretto rispetto a una vicenda che rischia davvero di segnare
definitivamente il futuro della Sardegna.
Quella di oggi è una ‘’tappa importante’’ nella vertenza
dell’Alcoa, ha detto ieri il ministro dello Sviluppo Corrado Passera, dal
workshop Ambrosetti a Cernobbio. "In ogni caso bisogna trovare soluzioni
economicamente sostenibili e rispettose delle regole europee". I casi di
crisi aziendali, ha aggiunto, "sono tantissimi, tutti diversi e su tutti
c'e' l'impegno" del governo. La verità è che il Governo non ha mezza idea
su come affrontare questa come le tante altre crisi, a cominciare dalla Fiat. I
dossier al ministero sono circa 150 per diverse migliaia di posti di lavoro a
rischio. In un momento in cui si parla di crescita è chiaro che l'esecutivo non
può pensare di "tirare a campare"
La partenza del corteo è da piazza della Repubblica per
concludersi in via Molise, davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo
economico, dove intorno alle 15 si terrà l'incontro sulla vertenza dell'Alcoa.
In piazza diverse centinaia di lavoratori. Alcuni indossano magliette con
scritto 'Sulcis in lotta' e mostrano bandiere sarde. 'Armati' di trombette e
con in testa i caschetti da operai, si preparano al corteo. Con loro, anche 23
sindaci dei maggiori centri del Sulcis-Iglesiente, fra cui Carbonia. La vicenda
sul falso ordigno ritrovato all'interno del sito produttivo ha scatenato una
vera e propria campagna "colpevolista". Tanto che lo schieramento di
forze dell'ordine è piuttosto imponente e da Cagliari sono addirittura giunti
alcuni funzionari della Digos. La polizia non sembra gradire, comunque, il
protagonismo dei lavoratori.
Una persona è rimasta ferita. e' accaduto proprio durante la protesta. L'uomo pare essere caduto nel tentativo di spostarsi all'ennesimo scoppio di un petardo sotto al Ministero dello Sviluppo economico e ha battuto un ginocchio. Sul posto è immediatamente intervenuto il 118 e i medici hanno soccorso il manifestante in strada.
Paolo Ferrero, Segretario Nazionale di Rifondazione si esprime con chiarezza: ""O si trova un imprenditore disposto a rilevare l'azienda oppure la deve rilevare lo Stato. Non e' possibile - aggiunge - che la gente del Sulcis non sappia di che vivere". Al sit in sono intervenuti altri dirigenti politici. Tra gli altri, Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, che è stato contestato.
Una persona è rimasta ferita. e' accaduto proprio durante la protesta. L'uomo pare essere caduto nel tentativo di spostarsi all'ennesimo scoppio di un petardo sotto al Ministero dello Sviluppo economico e ha battuto un ginocchio. Sul posto è immediatamente intervenuto il 118 e i medici hanno soccorso il manifestante in strada.
Paolo Ferrero, Segretario Nazionale di Rifondazione si esprime con chiarezza: ""O si trova un imprenditore disposto a rilevare l'azienda oppure la deve rilevare lo Stato. Non e' possibile - aggiunge - che la gente del Sulcis non sappia di che vivere". Al sit in sono intervenuti altri dirigenti politici. Tra gli altri, Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, che è stato contestato.
Mentre a Roma si svolge la manifestazione Alcoa, a Portovesme
davanti alla fabbrica si sono radunati gli operai in un piccolo presidio. In
delle 24 ore di sciopero proclamate dai sindacati i lavoratori rimasti in
Sardegna hanno deciso di aspettare le notizie sul vertice romano in un sit in
davanti all'ingresso della fabbrica.
0 commenti:
Posta un commento