Gli addetti
chiedono il rispetto dell'accordo
su 151 giornate e turn over
su 151 giornate e turn over
Come preannunciato nei giorni scorsi il comparto forestale si
ferma. C'è il rischio che i cantieri non partanoLo sciopero generale degli
oltre 4 mila lavoratori forestali della Basilicata, preannunciato nei giorni
scorsi, si terrà martedì 24 aprile. Lo hanno annunciato giovedì 12
aprile i segretari regionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, Antonio
Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello. Nello stesso giorno si terrà
una manifestazione davanti alla sede della Regione Basilicata. Alla base dello
sciopero il mancato rispetto dell'accordo del 2009 sulle 151 giornate e sullo
sblocco del turn-over e i gravi ritardi che si stanno registrando nell'avvio
dei cantieri forestali per effetto della riforma della governance regionale che
ha trasferito le competenze alle aree programma.
“Se prima eravamo preoccupati – spiegano i tre dirigenti
sindacali – ora possiamo dire di essere seriamente allarmati perché il rischio
che i cantieri non partano e i lavoratori restino senza salario si fa sempre
più concreto. Il ricorso alla sciopero generale è la necessaria conseguenza
della perdurante inazione del governo regionale che sulla forestazione ha
tenuto un atteggiamento ondivago e superficiale. Le notizie che ci arrivano dai
Comuni capofila delle aree programma, che saranno chiamati a gestire
operativamente i cantieri, sono drammatiche. Senza la preventiva approvazione
dei bilanci comunali, cosa che non avverrà prima di giugno, le amministrazioni
capofila non sono nelle condizioni di far partire le assunzioni e quindi i
cantieri. E questo a pochi giorni dal teorico avvio della stagione forestale”.
Per Lapadula, Esposito e Nardiello “la Regione male ha fatto
a sottovalutare i reiterati richiami del sindacato sulle difficoltà che sarebbe
certamente insorte con il passaggio delle competenze dalle comunità montane
alle aree programma. Purtroppo le nostre previsioni sono state fin troppo
ottimistiche se consideriamo che l'intero settore vive una condizione di totale
paralisi che preoccupa giustamente i lavoratori”.
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