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venerdì 5 ottobre 2012

Italia, Fiat-Opel: Marchionne torna alla carica

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Secondo il Sole24Ore l'ad Fiat avrebbe pronto un nuovo piano per rilevare la casa tedesca a costo zero. L'operazione consentirebbe risparmi sulla progettazione delle utilitarie, ma produrrebbe un eccesso di capacità: 2 stabilimenti sarebbero di troppo

Dopo quel sonoro "no" di Angela Merkel nel 2009, Marchionne a quanto pare torna all'attacco. La Fiat avrebbe un nuovo piano per rilevare la tedesca Opel a un prezzo simbolico. E' quanto scrive oggi il “Sole24ore”, anche se il progetto non è stato ancora formalmente sottoposto alla casa madre General Motors. Secondo il Sole però i contatti con l'azienda da parte dell'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne sarebbero frequenti. La Opel nei primi sei mesi del 2012 ha perso quasi 500 milioni di euro a livello operativo contro i 662 di Psa Peugeot (con la quale Gm ha firmato all'inizio dell'anno una alleanza strategica) e i 354 di Fiat auto in Europa.
L'operazione Opel-Fiat - segnala il Sole24ore in un articolo a firma di Andrea Malan – consentirebbe risparmi sui costi di progettazione e industrializzazione delle vetture di piccole dimensioni sulle quali ci possono essere poche sinergie con Chrysler ma porterebbe grandi problemi pratici a partire dalla capacità produttiva in eccesso: almeno un paio di stabilimenti sarebbero di troppo. In secondo luogo, è da verificare come e quanto General Motors possa voler rafforzare indirettamente la Chrysler; non bisogna dimenticare che la proprietà intellettuale delle piattaforme su cui le auto Opel sono costruite fa capo a Gm. Per non parlare della gestione di due marchi dall'immagine simile e diretti concorrenti in Europa.


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