Nel giugno scorso un'ampia coalizione di associazioni, reti
sociali, partiti, movimenti, comitati, collettivi ha lanciato la campagna per
un reddito minimo garantito in Italia. Una campagna nata intorno ad una
proposta di legge di iniziativa popolare che intende istituire anche nel nostro
Paese una garanzia per il reddito per coloro che sono precari, disoccupati e
inoccupati, oggi soprattutto giovani, donne e Working Poor.
Parte da oggi e proseguirà fino al 21 ottobre "LA
SETTIMANA PER IL REDDITO GARANTITO". Una settimana comune, per tutti
coloro che partecipano o vogliono partecipare alla campagna e alla raccolta
firme, in cui realizzare concerti, banchetti, assemblee.
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista,
organizzazione che ha aderito alla campagna sul reddito, spiega il motivo
dell'adesione: "La legge di stabilità è una stangata contro le fasce
più deboli della popolazione che colpisce soprattutto poveri, anziani, persone
con disabilità e le loro famiglie. Noi riteniamo necessario invertire la rotta
e per questo sosteniamo la raccolta firme per la proposta di legge di
iniziativa popolare per il reddito minimo garantito: 600 euro al mese per tutte
le persone (inoccupati, disoccupati, precari) che non superino gli 8000 euro
annui, da finanziarsi con una tassa patrimoniale su chi ha più di 800.000 euro
di ricchezza. Proprio oggi parte la settimana per il reddito minimo garantito,
con iniziative in tutta Italia, fino al 21 ottobre: invitiamo tutte e tutti a
mobilitarsi e aderire".
Info sulla settimana per il reddito minimo: www.redditogarantito.it
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