Dopo trentadue anni è in programmazione per la prossima
settimana, il 13 ottobre, una marcia pacifica su Mirafiori. L'obiettivo della
marcia è difendere i diritti dei lavoratori e degli operai Fiat
"abbandonati a se stessi, nell'indifferenza generale di istituzioni e
politica". La scelta di questa giornata nasce per ricordare la marcia dei
quarantamila del 14 ottobre a Torino quandomigliaia di impiegati e quadri del
Lingotto sono scesi in paizza per protestare contro le violente forme di
picchettaggio che non gli permettevanol'entrata in fabbrica per lavorare.
"E oggi torniamo a chiedere di riaprire le fabbriche Fiat per restare in Italia - sottolinea Scanderebech che ha lavorato in Fiat per ben 20 anni - producendo modelli concorrenziali. Non possiamo perdere il nostro know now, le nostre eccellenze. La marcia di Mirafiori è stata organizzata per dare voce ai lavoratori e per chiedere all'azienda di rispettare gli impegni presi e investire per la ripresa economica e la creazione di nuovi posti di lavoro". L'idea della marcia è nata quando Scanderebech ha trovato un cartello in fabbrica con su scritto: chiuso. "Li' - spiega - ho capito che occorreva fare qualcosa, non lasciare soli gli operai Fiat. Oggi sono 25 mila, solo un decimo della forza lavoro di quegli anni, quando gli operai erano ben 250 mila". "Invitiamo tutti - aggiunge Scanderebech - a scendere in piazza e marciare in difesa di questa importante realta' italiana qual è la Fiat. La marcia su Mirafiori deve diventare il simbolo della difesa del lavoro e della dignita' di tutti i lavoratori italiani. Lo scopo - prosegue l'esponente di Fli - e' di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica, della politica, dei sindacati e tutte le forze sociali sui problemi occupazionali e sulla garanzia di un lavoro dignitoso e sicuro, nonche' sulle promesse fatte dalla Fiat per garantire investimenti produttivi".
"E oggi torniamo a chiedere di riaprire le fabbriche Fiat per restare in Italia - sottolinea Scanderebech che ha lavorato in Fiat per ben 20 anni - producendo modelli concorrenziali. Non possiamo perdere il nostro know now, le nostre eccellenze. La marcia di Mirafiori è stata organizzata per dare voce ai lavoratori e per chiedere all'azienda di rispettare gli impegni presi e investire per la ripresa economica e la creazione di nuovi posti di lavoro". L'idea della marcia è nata quando Scanderebech ha trovato un cartello in fabbrica con su scritto: chiuso. "Li' - spiega - ho capito che occorreva fare qualcosa, non lasciare soli gli operai Fiat. Oggi sono 25 mila, solo un decimo della forza lavoro di quegli anni, quando gli operai erano ben 250 mila". "Invitiamo tutti - aggiunge Scanderebech - a scendere in piazza e marciare in difesa di questa importante realta' italiana qual è la Fiat. La marcia su Mirafiori deve diventare il simbolo della difesa del lavoro e della dignita' di tutti i lavoratori italiani. Lo scopo - prosegue l'esponente di Fli - e' di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica, della politica, dei sindacati e tutte le forze sociali sui problemi occupazionali e sulla garanzia di un lavoro dignitoso e sicuro, nonche' sulle promesse fatte dalla Fiat per garantire investimenti produttivi".
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