Due bocciature in due giorni: dopo il no dei custodi
giudiziari degli impianti dell'Ilva sottoposti a sequestro, ieri anche la
procura di Taranto ha espresso parere negativo al piano del presidente
dell'Ilva, Bruno Ferrante. Al gip Patrizia Todisco dovrà, che nei prossimi
giorni dovrà valutare se accogliere la richiesta dell'Ilva sulla continuità
produttiva, l’ultima parola. Questa “procedura” non va proprio giù al Governo
che per bocca del ministro Corrado Clini fa sapere di non avere alcuna
intenzione di mollare il colpo. ''L'autorizzazione all'esercizio degli impianti
compete al ministero - ha detto facendo riferimento alla procedura Aia che si
concludera' a fine mese - io so qual e' il mio compito e so qual e' quello
della magistratura, se ci sara' un conflitto credo che dovra' essere risolto
secondo quanto prescritto dalla legge''.
Nella mattinata di ieri il clima in fabbrica si è
surriscaldato dopo che si è diffusa la voce, poi smentita, che l'azienda aveva
interrotto l'erogazione di acqua ed energia elettrica ad uno degli altiforni
sottoposti a sequestro. I caschi gialli si sono riuniti prima in fabbrica, e
poi hanno organizzato una manifestazione all'esterno dello stabilimento ma
senza blocchi stradali.
La Fiom ha accusato i quadri dell’azienda di aizzare i lavoratori contro la magistratura venendo immediatamente smentita da Ferrante che ha definito le dichiarazioni del segretario provinciale della Fiom, ''irricevibili e infondate''. ''Noi aspettiamo la decisione del gip - ha sottolineato il procuratore Franco Sebastio - se poi una delle parti processuali non dovesse condividere il provvedimento'' il Codice di procedura penale prevede l'impugnazione. ''Il parere che abbiamo trasmesso al gip - ha concluso il capo della procura - e' molto articolato e molto motivato, e' stato valutato a lungo ed e' in linea con la relazione fatta dai custodi giudiziari degli impianti sequestrati''.
La Fiom ha accusato i quadri dell’azienda di aizzare i lavoratori contro la magistratura venendo immediatamente smentita da Ferrante che ha definito le dichiarazioni del segretario provinciale della Fiom, ''irricevibili e infondate''. ''Noi aspettiamo la decisione del gip - ha sottolineato il procuratore Franco Sebastio - se poi una delle parti processuali non dovesse condividere il provvedimento'' il Codice di procedura penale prevede l'impugnazione. ''Il parere che abbiamo trasmesso al gip - ha concluso il capo della procura - e' molto articolato e molto motivato, e' stato valutato a lungo ed e' in linea con la relazione fatta dai custodi giudiziari degli impianti sequestrati''.
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