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sabato 15 settembre 2012

Fiat, Passera richiama il Lingotto «Serve chiarezza su Fabbrica Italia»

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Fornero: Ho chiesto un incontro a Marchionne nei prossimi giorni»
Bonanni: «Indicazione forte, se salta la Fiat il sud è nei guai»
Il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera (Ansa)
Venerdì sera era arrivata persino le accuse di Cesare Romiti, storico amministratore delegato della Fiat, sulla strategie manageriali dei vertici della casa torinese, sabato è arrivata la dichiarazione più attesa. Quella del ministro Passera: «È giusto, importante ed urgente fare chiarezza al più presto possibile al mercato e agli italiani», ha detto il ministro dello Sviluppo, ribadendo che «è ovvia l'attenzione del governo sul settore dell'automotive. Vogliamo capire fino in fondo le implicazioni di una serie di annunci che si sono susseguiti e che non permettono ancora di comprendere le strategie di Fiat in Italia. Faremo di tutto perchè nell'ambito della crescita di Fiat l'Italia abbia un ruolo importante. Non è pensabile - ribadisce Passera - che la politica si sostituisca alle scelte imprenditoriali e di investimento ma assicuriamo massima attenzione ed impegno. Non sarà certo il governo a sostituirsi alle responsabilità imprenditoriali e a prendere le decisioni di investimento dell'azienda».
IL POSSIBILE INCONTRO - «Il governo da parte sua e nei limiti di quanto le norme consentono farà la sua parte per assicurare che questa informativa venga data e per far sì che nel piano sviluppo del gruppo Fiat che riteniamo importante, l'Italia abbia un ruolo il più possibile valorizza» ha proseguito Passera appena arrivato al meeting della Confesercenti in corso a Perugia. «Non è questione di telecronaca di incontri. Queste sono cose che spesso non servono e neanche aiutano», ha risposto il ministro a una domanda su un possibile incontro del governo con i vertici Fiat. Incontro, peraltro, chiesto dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero che da Verona dice: «Vorremmo veramente approfondire con il dottor Marchionne che cosa ha in mente per i suoi piani d'investimento e per l'occupazione in questo paese», aggiungendo di aver già chiesto all'amministratore delegato della Fiat un incontro e di confidare che questo possa avvenire «nei prossimi giorni.
BONANNI: «FORTE INDICAZIONE CULTURALE» - Positiva l'immediata reazione dei sindacati, con il segretario nazionale della Cisl Raffaele Bonanni che, dallo stesso palco, prima scherza («Passera ha detto una cosa importante, come avrebbe fatto un politico. Perchè anche Passera è un politico...»), poi evidenzia: «Passera ha detto, voi fate la vostra parte, noi facciamo la nostra. È una indicazione culturale forte al Paese», facendo riferimento alla questione degli aumenti salariali legati alla maggiore produttività.
LA QUESTIONE DEL MEZZOGIORNO - Bonanni ha poi voluto sottolineare: «Io ho il problema di centinaia di migliaia di persone nel centro-sud che, se salta la Fiat, sono nei guai. Questi della Fiat non sono dei santi, non sono dei filantropi, ma sono gli unici che in Italia sanno costruire automobili e, se saltano loro, ci fanno ballare in tutto il Mezzogiorno». Quindi, sull'onda lunga della richiesta di chiarimenti espressa da Passera, il leader della Cisl ha richiesto che Marchionne chiarisca «subito. Prima di portare il piano deve dire in un luogo pubblico che lo sospende solo perchè il mercato va male e che ripartirà quando il mercato si riprenderà».

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