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martedì 31 gennaio 2012

Articolo 18: rompere le trattative ora”

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Il governo non vuole semplicemente aggirare, come dicono ridicolmente oggi gli organi di stampa. Il governo vuole abbattere l’articolo 18 nella maniera più fraudolenta possibile. Eliminare l’articolo 18 per le assunzioni significa solo affermare il principio che per lavorare bisogna rinunciare alla tutela contro i licenziamenti.
Il passaggio successivo sarà inevitabilmente quello di estendere a tutti questa aggressione alle libertà e ai diritti fondamentali del lavoro. Se per cominciare a lavorare bisogna rinunciare all’articolo 18, sarà inevitabile dopo rinunciarvi anche per poter continuare a lavorare.
Si conferma così che il governo Monti segue le tesi più reazionarie in Europa sul mercato del lavoro  e sull’occupazione. Quelle per cui per aumentare l’occupazione bisogna prima di tutto licenziare. Oramai è chiaro che la trattativa con il governo è solo a perdere ed è totalmente compromessa. Per il sindacato continuarla significa diventare ostaggi di quella politica economica contro cui oggi si sciopera in Belgio.
A questo punto almeno la Cgil trovi il coraggio di rompere con il governo. In ogni caso ci si dovrà mobilitare comunque per fermare questa trattativa che preannuncia solo disastri.

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